Velocità connessione - Aspetti generali

La velocità di connessione (detta anche bit rate) è la quantità di informazioni (bit) che in un secondo vengono trasmesse (upload) o ricevute (download) lungo un canale di telecomunicazioni

Il bit rate si misura in termini di bit al secondo (bit/s) o suoi multipli: Kilo bit al secondo o Kbit/s (1Kbit/s = 1000 bit/s); Mega bit al secondo o Mbit/s (1Mbit/s=1000 Kbit/s) e Giga bit al secondo o Gbit/s (1 Gbit/s= 1.000 Mbit/s). Maggiore è il bit rate garantito, più elevata è la qualità del servizio fornito.

La velocità di connessine non va confusa con la velocità di navigazione, che invece consiste nella velocità alla quale un terminale (PC, Tablet, Smartphone ecc.) e il server utilizzato si scambiano i dati contenenti informazioni. Essa è dunque la velocità percepita dall’utilizzatore del singolo dispositivo elettronico (device).

La velocità di navigazione dipende dunque dagli strumenti che il cliente utilizza, mentre invece la velocità di connessione dipende dal tipo di linea di trasmissione dati (broadband) cui l’utente può accedere per contratto.

Banda stretta, larga e ultralarga.

Nei sistemi di telecomunicazione riferiti a Internet, l’espressione banda larga indica l’invio e la ricezione di dati su una linea di trasmissione più ampia, dunque più capiente e indefinitiva più veloce rispetto alle vecchie connessioni analogiche.

Per convenzione, la banda larga ha una velocità di connessione in download superiore a 2 Mbit/s e massima fino a qualche decina di Mbit/s. Nell’accezione comune, banda larga è diventato sinonimo di ADSL e di linea veloce, in antitesi con le tecnologie di trasmissione dati in via analogica a 56k come l’ISDN (banda stretta).

La banda ultralarga è la connessione a Internet più veloce in assoluto (dai 30 Mbit/s in su), in quanto legata all’uso della fibra ottica, tecnologia che garantisce la trasmissione di un elevato quantitativo di dati in un tempo minore rispetto all’ADSL, poiché non risente della distanza tra centrale e abitazione (c.d. Ultimo miglio), del degrado possibile del doppino in rame e da altre variabili che possono influenzare la velocità delle altre tipologie di broadband.

Sono prestazioni garantite dalle cosiddette Next Generation Network (NGN) reti di nuova generazione, sia fisse che mobili (come, per esempio, il 4G e sue evoluzioni).

Connessioni Wireline o Wireless.

Le connessioni Wireline sono connessioni di ultimo miglio realizzate tramite cavi che si sviluppano dall’utente verso la centrale. Le connessioni Wireless invece connettono il dispositivo dell’utente alla rete “senza fili” o cavi.

Tipici esempi sono le tecnologie impiegate nel settore della telefonia mobile 3G (tecnologia di 3^ Generazione o UMTS - Universal Mobile Telecommunications System- che garantisce una velocità fio a circa 50 Mbps), 4G (tecnologia di 4^ Generazione o L.T.E, velocità fino a 300 Mpbs), WiFi (Wireless Fidelity ossia connessioni senza cavi e con sicurezza certificata), WiMax (Worldwide Interoperability for Microwave Access, in pratica un WiFi che in più consente l’accesso alla Banda Larga).

 

Cosa si intende per FIBRA? E per ADSL? Qual è la differenza.

ADSL e FIBRA cono connessioni di ultimo miglio Wireline, realizzate cioè per mezzo di cavi che collegano l’utente (client) alla centrale/antenna di smistamento (server) e si distinguono per il tipo di tecnologia impiegata per realizzare detti cavi (rame o fibra ottica).

L’ADSL (acronimo di Asymmetric Digital Subscriber Line) è una tecnologia di comunicazione che sfrutta la linea telefonica in rame (c.d. doppino telefonico) e costituisce la forma tradizionale di banda larga. E’ una tecnologia asimmetrica, perché fornisce dati con velocità differenti in upload e download. Un ADSL normale ha una capacità di trasmissione in upload fino a circa 4096 Kbit/s e in download fino a 24 Mbit/s. Una velocità inferiore a quella della Fibra ottica, ma comunque nettamente superiori a quelle ottenibili con i vecchi Modem 56K.

Nel linguaggio del settore delle telecomunicazioni, l’ADSL è anche indicata con la sigla FTTE, acronimo di Fiber To The Exchange, intendendosi con essa una rete di accesso che impiega esclusivamente portanti trasmissivi fisici (cavi o fibre) in rame, per realizzare tutta l’infrastruttura di rete che collega centrale locale di trasmissione del segnale all’abitazione dell’utente finale (UI).

La Fibra ottica (optical fiber), più comunemente nota come FIBRA, è un tipo di connessione, tipicamente simmetrica (velocità uguale o comparabile sia in download che in upload) che sfrutta la tecnologia dei cavi in fibre ottiche.

Esistono diverse tipologie di Fibra, a seconda dell’infrastruttura tecnologica impiegata per percorrere l’ultimo miglio (last mile), ossia la distanza che separa l’abitazione dal punto di snodo (cabina o ponte radio) che riceve il segnale dalla centrale locale:

FTTC: è l’acronimo di Fiber To The Cabinet che serve a indicare che la fibra ottica parte dalla centrale di trasmissione e arriva fino ad un armadietto metallico posto sulla strada (cabinet) e da qui si connette all’abitazione tramite il doppino esistente (cavo in rame in cui passano due fili: uno per la voce, l’altro per i dati). Ha un costo minore e può essere più facilmente attivabile anche in case non completamente cablate

FTTB: è l’acronimo di Fiber To The Building e serve a indicare che la fibra ottica parte dalla centrale e arriva presso un punto di terminazione ottico posto alla base dell’edificio (Building) che ospita l’Unità Immobiliare (UI) del cliente;

FTTH: è l’acronimo di Fiber To The Home e serve a indicare che la fibra ottica parte dalla centrale termina presso un punto di terminazione ottico posto direttamente all’interno all’Unità Immobiliare (UI) del cliente.

FWA: è l’acronimo di Fixed Wireless Access e serve a indicare che la fibra ottica raggiunge una stazione radio base a cui sono collegati i terminali dell’utente mediante una tecnologia trasmittente che sfrutta le onde radio (es. WiFi, WiMax ecc. ecc.).

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