PFAS nel sangue dei vigili del fuoco, urge apertura indagini

 

Dopo i risultati dell’indagine del sindacato Usb e Greenpeace, che hanno rilevato tracce di PFAS nel sangue di 16 vigili del fuoco e nei dispositivi di protezione individuale, le associazioni Movimento Consumatori, ADiC, ISDE – Medici per l’Ambiente e Medicina Democratica chiedono con forza l’apertura immediata di indagini da parte delle autorità giudiziarie.

Nel mese di marzo, le associazioni avevano presentato esposti in 36 procure, per chiedere verifiche urgenti sulla possibile contaminazione da PFAS nei presidi antincendio, in particolare durante esercitazioni con schiumogeni contenenti PFOA, sostanza vietata dal Regolamento UE 2020/784.

Alla luce delle nuove evidenze emerse, le associazioni ritengono necessario e non più rinviabile un intervento delle procure per fare chiarezza su un potenziale rischio sanitario e ambientale che riguarda lavoratori e cittadini.

 

 

 

 

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