Salute. MC: basta morti per mala chirurgia estetica, subito più sicurezza per i cittadini

Movimento Consumatori lancia un allarme sulla gravissima mancanza di sicurezza per i cittadini quando si sottopongono ad interventi di chirurgia estetica eseguiti in condizioni inadeguate. Le tragedie di Margaret Spada, di Simonetta Kalfus e, più recentemente, di Ana Sergia Alcivar Chenche, morta durante una liposuzione in uno studio privo di autorizzazioni da ben 13 anni, evidenziano un vero e proprio "far west" inaccettabile. Movimento Consumatori si costituirà parte civile in ogni procedimento, denunciando la facilità con cui personale non qualificato e strutture abusive continuino a operare, mettendo a rischio vite umane.

“MC chiede l’attuazione della riforma annunciata e non ancora attuata - afferma Laila Perciballi, legale di MC - Il ministero della Salute deve attribuire maggiore potere di vigilanza agli Ordini dei medici e rendere le sanzioni disciplinari immediatamente esecutive. Non è più tollerabile che medici sospesi o radiati possano continuare a esercitare la professione per le lungaggini burocratiche della Commissione Centrale per gli Esercenti le Professioni Sanitarie (CCEPS). La sicurezza dei cittadini è una priorità assoluta: la ricerca di un ‘prezzo migliore’ non può e non deve costare la vita. È fondamentale garantire un consenso informato chiaro e trasparente ed è tempo di porre fine a questa deregulation che mette in serio pericolo la salute e la vita delle persone”.

“Invitiamo tutti i cittadini – commenta Alessandro Mostaccio, segretario generale MC - a denunciare prontamente alla nostra associazione qualsiasi fatto o situazione sospetta e a verificare sempre l’iscrizione dei medici all’albo dei professionisti e l'autorizzazione delle strutture prima di sottoporsi a qualsiasi intervento. La collaborazione dei consumatori è essenziale per fermare l'esercizio abusivo della professione e tutelare la salute pubblica”.

 

 

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