Garanzia: clausole vessatorie e pratiche commerciali scorrette

Qualità servizio consumatori

Hai chiesto di far valere la garanzia, ma il venditore risponde che una clausola del contratto nega il diritto alla sostituzione oppure subordina la riparazione al pagamento di un contributo economico?

Hai subito un danno dal difetto di conformità del bene acquistato, ma il venditore sostiene di essere esonerato da ogni responsabilità grazie a una clausola del contratto?

Questi sono alcuni esempi di pratiche commerciali scorrette e comportamenti contrari al Codice del Consumo, che possono essere sanzionati in forma collettiva.

Per informazioni e segnalare comportamenti scorretti, chiama il numero 06 948 070 41 o compila il modulo di contatto dello sportello online.

Quali sono gli strumenti di tutela collettiva in caso di clausole vessatorie o pratiche commerciali scorrette?

La clausola che nega il diritto di garanzia oppure che crea un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi in danno del consumatore può essere rimossa dai contratti con un’azione giudiziale inibitoria oppure con la c.d. “tutela amministrativa” davanti all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

L’art. 21 del Codice del Consumo considera pratica commerciale ingannevole l’informazione non rispondente al vero, oppure idonea ad indurre in errore il consumatore medio, proprio in merito alla portata dei suoi diritti in tema di sostituzione o rimborso ai sensi della normativa sulla garanzia legale di conformità.

Movimento Consumatori può aiutarti a capire se sussistono i presupposti per una segnalazione all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che porti all’irrogazione di pesanti sanzioni amministrative della pratica commerciale scorretta.

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