Movimento Consumatori in Europa con European Consumer Union

“European Consumer Union”, nuova associazione europea a tutela dei diritti di consumatori e utenti, è stata ufficialmente presentata a Bruxelles in occasione dell’evento “Towards EU election: Strengthening the European Union for a more effective consumer protection”, ospitato dall’europarlamentare Daniele Viotti (S&D) il 5 marzo al parlamento europeo.

I promotori di “European Consumer Union” (ECU) sono Federconsumatori e Cittadinanzattiva. Per l’Italia, partecipa anche Movimento Consumatori. ECU ad oggi si compone di 22 associazioni di consumatori provenienti da 17 Paesi europei, come ratificato nell'ultima assemblea generale di ECU svoltasi lo scorso ottobre a Parigi e a cui ha partecipato anche la Commissione europea, DG Consumers.

ECU è l'espressione di una crescente sensibilità civica che, sul versante dei consumatori, non aveva trovato finora adeguata rappresentazione a livello europeo: una sensibilità civica che, nel contribuire ad implementare il New Deal for Consumers, punta a rafforzare le tutele in particolare delle fasce più vulnerabili della popolazione, ad evitare cittadini di serie A e di serie B nell'accesso e nella fruizione di beni e servizi pubblici, a ridurre disuguaglianze ancora estremamente marcate non solo tra consumatori e utenti dei diversi Stati membri dell'Unione europea, ma anche all'interno dei singoli Paesi. Una sensibilità che trova in un'Europa più coesa e unita il contesto adatto per cooperare affinché, nel processo di elaborazione delle politiche pubbliche, le istituzioni europee pongano maggiore enfasi sul punto di vista dei cittadini e si prendano effettivamente cura degli interessi generali. Come ha affermato il presidente di ECU Sergio Veroli, "è cresciuta in tutto il continente la protesta per un'Europa più attenta, che tenga conto delle esigenze quotidiane e dei bisogni concreti della popolazione, dove le persone chiedono un'economia meno finanziaria e più" reale ". Nel contesto delle politiche dei consumatori, che sono ora quasi completamente nelle mani dell'Ue, questa legittima richiesta è sostenuta e promossa da European Consumers Union che si impegna a rappresentare i bisogni e le richieste dei cittadini europei in modo costruttivo nei confronti di tutti gli stakeholder, pubblici e privati". “European Consumers Union” è un'organizzazione europea dei consumatori che rispetta tutte le condizioni stabilite dalle istituzioni europee. ECU è infatti un'organizzazione non governativa e senza scopo di lucro indipendente da interessi industriali, commercial, etc. Il suo obiettivo principale è la promozione e la tutela degli interessi economici, legali, di benessere e di sicurezza dei consumatori europei. ECU è stata

formalmente delegata a rappresentare gli interessi dei consumatori a livello europeo da parte di associazioni di consumatori attive a livello regionale/nazionale di almeno la metà degli Stati membri. Le organizzazioni aderenti ad ECU sono a loro volta organizzazioni di consumatori che operano in conformità con le norme o prassi dei loro Paesi. Come associazione ombrello europea dei consumatori, ECU opera in conformità con tutti i principi europei e persegue la solidarietà sociale e la protezione dei diritti di consumatori ed utenti a livello nazionale ed europeo in tutte le aree di suo interesse.

Movimento Consumatori – ha spiegato Alessandro Mostaccio, segretario generale MC - ha aderito con convinzione a ECU, perché riteniamo che sia fondamentale aumentare il pluralismo e la forza della rappresentanza a Bruxelles delle istanze dei consumatori di tutta Europa. Fino ad oggi era infatti ‘riconosciuta’ una sola associazione europea di consumatori, la stessa che già era riconosciuta quando l’Europa era a 15. Oggi che vogliamo un’Europa dei popoli e giudichiamo insufficiente l’Europa della moneta unica e del mercato comune, crediamo che sia importante contribuire a portare con più forza anche le istanze dei consumatori del sud Europa che in parte hanno sensibilità differenti da quelle dei cittadini del nord Europa. Non si tratta di giudicare negativamente le idee degli altri, ma di portare ulteriori idee e sensibilità con l’obiettivo comune di un’Europa che non si prenda solo cura dei cittadini in quanto consumatori in un’ottica ‘privatistica’/contrattuale, ma soprattutto in un’ottica politica, di sistema, che porti al riconoscimento dei diritti di consumo come diritti civili nell’economia e la lotta alla diseguaglianze come priorità del prossimo mandato europeo”.

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