Può succedere che:
- dopo un accesso a una centrale rischi - magari dopo la richiesta di un finanziamento per acquistare l'auto o di un mutuo per l'acquisto o la ristrutturazione della casa o in altre ipotesi in cui è stato richiesto "credito a consumatori";
- o perché è stata ricevuta una misteriosa richiesta di pagamento da parte di una finanziaria a cui è stato ceduto un credito apparentemente inesistente;
- o a seguito di addebiti non autorizzati sul conto corrente o sulla carta di credito;
il consumatore scopra di essere vittima di un furto di identità (oggi sempre più pericolosamente diffuso su Internet, in particolare sui social network): qualcuno si è impossessato dei suoi dati personali e li ha utilizzati per ottenere un prestito a nome suo o effettuare pagamenti online (un caso di furto di identità è il phishing).
Le conseguenze potrebbero essere anche gravi:
- non solo il rischio di dover rispondere per debiti mai contratti, ma anche l'impossibilità di accedere al credito e eventualmente non poter acquistare nei tempi concordati (è consigliato, ad esempio, in caso di acquisto dell'abitazione, prima di firmare qualsiasi proposta d'acquisto, per evitare di perdere la caparra confirmatoria e dover sostenere spese per provvigioni, verificare presso le centrali rischi la propria situazione debitoria e/o in ogni caso subordinare la proposta alla condizione della concessione del mutuo da parte della banca).
Cosa bisogna fare in caso di furto di identità?
Innanzitutto è necessario chiedere alla società che vanta il credito copia del contratto di credito al consumo.
Sarà poi necessario sporgere denuncia alle autorità competenti (il furto di identità è di per sé un reato, in quanto rientra nella fattispecie prevista dall'art. 494 Cod. Penale di sostituzione di persona, associato al reato di truffa o di furto) e chiedere la cancellazione del debito a tutte le centrali rischi.
Nel caso in cui la banca o la finanziaria neghino la cancellazione, potrebbe essere necessario far verificare da un esperto grafologo l'autenticità della sottoscrizione e chiedere in via giudiziaria l'annullamento del contratto. In questa ipotesi, la banca o la società finanziaria potranno essere chiamate a rispondere di illegittima iscrizione a centrali rischi e dovranno risarcire i danni subiti dal consumatore.
Quando si può ottenere un risarcimento dei danni e da chi?
Per informazioni, chiama il numero nazionale 06 94807041 o scrivi a rimborsi@movimentoconsumatori.it