Carenze mais e grano. Bene aumento produzione UE ma no deroghe su sicurezza alimenti

Comunicati MC

La Commissione europea ha pubblicato la nuova strategia alimentare europea per contrastare il caro prezzi delle materie prime alimentari a seguito dell’esplosione dei prezzi delle fonti energetiche e per compensare la carenza di importazioni che deriveranno dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.

Movimento Consumatori giudica positivamente le misure che permetteranno ai Paesi membri di incrementare la superficie agraria utile di 4 milioni di ettari e all’Italia di 200 mila ettari, aumentando così la produzione di mais per uso foraggero, di grano duro per la produzione di pasta e di grano tenero per pane e prodotti da forno. Si ritiene però che, per aumentare la resilienza del sistema alimentare italiano e rendere più sostenibile questo investimento nel medio periodo, si debba con forza orientare le nuove produzioni al consumo umano più che a quello foraggero adottando una strategia di graduale diminuzione degli allevamenti intensivi.

Per compensare le minori importazioni dall’Ucraina e dalla Russia, parallelamente all’aumento delle produzioni europee si prospetta però l'eventualità di diversificare anche gli acquisti, intensificando quelli con Paesi extra europei quali Stati Uniti, Argentina e Canada. A tal riguardo, rispetto all’intenzione della Commissione europea di introdurre "specifiche flessibilità temporanee rispetto agli attuali requisiti per l'importazione di mangimi" per facilitare l’importazione, Movimento Consumatori esprime forte contrarietà e preoccupazione ad ogni deroga agli standard di sicurezza alimentare attualmente in vigore.

E in caso contrario, in tale eventualità, comunque, Movimento Consumatori sottolinea la necessità che sulle confezioni di pane, pasta e prodotti da forno venga indicata la provenienza di grani e farine. 

‘Siamo lieti della decisione della Commissione europea di aumentare la produzione agricola europea - afferma Alessandro Mostaccio, segretario generale Movimento Consumatori - ma riteniamo inaccettabile ogni deroga agli standard di sicurezza alimentare che caratterizzano la nostra politica sulle importazioni di materie prime alimentari. Anzi concordiamo con Coldiretti nel ribadire che alle importazioni venga applicato il concetto della reciprocità negli standard produttivi in modo che tutti i prodotti che entrano nei confini nazionali ed europei rispettino gli stessi criteri, garantendo che dietro gli alimenti italiani e stranieri in vendita sugli scaffali, ci sia un analogo percorso di qualità che riguarda l’ambiente, il lavoro e la salute”.

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